lunedì 16 agosto 2010

Oh no!! Ancora un altro esperto!!

Eh già..
Su Luogo Comune è comparso un altro esperto che si pronuncia sull'11 settembre.
E' incredibile quanti esperti ci sono in giro ma non fanno nulla di davvero concreto per scoprire la verità..
Un attimo!
E se fossero finti esperti che dicono evidenti baggianate proprio per screditare la versione complottista?
Finti esperti ovviamente ingaggiati dal governo USA eehh.. intendiamoci!
Quindi il complotto si allarga a dismisura!
Non mi dilungherò molto ma una piccola menzione il nuovo "esperto" se la merita.
Si tratta di Robin Hordon che LC definisce in questo modo:
Esperto di tracciati radar, ex-controllore di volo e pilota d’aereo

Poi prosegue parlando di copertura radar, dicendo:

Tutto il territorio americano è diviso in blocchi regolari, credo che siano di 4 miglia quadrate ciascuno, o forse di più. Si chiamano “sort boxes”, e ciascuno ha una identità ben precisa, e può anche essere coperto da 4 o 5 radar diversi. In quel caso si valuta quale dei segnali radar sia il migliore, e si dice al computer di mandare il segnale di quel radar a quel particolare "sort box". Se però qualcuno dice al sistema di non mandare nessun segnale, di colpo quel "sort box" rimane senza copertura radar. Potrei andare avanti per ore a spiegare come funziona il sistema, ma il succo è che lo si può tranquillamente manipolare, sia dall’interno della FAA, sia attraverso un sistema “backdoor”.

Curioso che un esperto di tracciati radar non abbia idea di quanto siano grossi i blocchi regolari di cui parla.
Dice 4 miglia quadrate o forse di più.
L'esperto di tracciati radar quindi non ha idea di cosa sta dicendo. E su quello basa la sue congetture.

Piccola spiegazione delle back-door: in genere sono entrate "di servizio" all'interno di un sistema.
Possono essere utilizzate dallo stesso gestore del sistema ma possono essere anche utilizzate da esterni per poter manipolare abusivamente il sistema.
Altrettanto curioso che comunque venga esclusa a priori l'ipotesi della manipolazione esterna abusiva.
O meglio, non curioso, semplicemente di parte.
Infatti Mazzucco aggiunge:
Quindi la manipolazione dovrebbe essere avvenuta nel centro di controllo locale…

Quindi lo è solo per te Mazzucco, che pensi in modo unilaterale.

L'intervista prosegue con deliri vari ma andiamo al nocciolo della questione, ovvero cosa è davvero successo al volo AA77.

Anch’io sono convinto che ci sia stato uno “swap”, e credo addirittura di aver individuato la zona in cui è avvenuto. Se studia con attenzione la cartina del West Virginia, vedrà che a sud c’è una lunga vallata, con due catene di montagne quasi parallele, e il fiume che ci scorre in mezzo. Lì la copertura radar è molto difficoltosa, e fra quelle due pareti montagnose si può fare tutto quello che si vuole. 

Aahh! Ora è chiaro dove vuole andare a parare!
Il vero velivolo AA77 è stato scambiato con un finto AA77 sulla West Virginia.
Ora fermatevi un attimo a pensare a quanti complici deve avere avuto il progetto:
- i passeggeri e l'equipaggio del vero velivolo AA77;
- le persone in West Virginia che attendevano il vero AA77 e che hanno preparato il finto AA77 (o qualunque cosa esso fosse);
- il pilota, remoto o presente nel velivolo finto, che ha guidato il velivolo fino allo schianto al pentagono;
- i manipolatori che hanno sfruttato la back-door per manipolare i tracciati radar.

Ma andiamo avanti:
Ma la scatola nera – sempre che sia quella vera, ovviamente - è stata trovata molto più tardi, mentre la questione dei 7.000 piedi ha iniziato a circolare da molto prima.

Quindi una eventuale scatola nera finta?
Qualcuno deve averla preparata quindi...

Quindi si accenna ai pali tagliati e tranciati a ridosso del Pentagono, che a questo punto devono essere stati manipolati anche loro.
Mi sembra che i ragazzi del CIT dicano che solo uno dei cinque pali dovrebbe essere stato abbattuto in tempo reale. Gli altri possono essere stati tranquillamente tagliati e “coricati” al loro posto la sera prima.


Quindi sono complici anche le persone che hanno conciato per le feste i pali.
E via altri complici..

Nuovamente, non posso esserne certo, ma propendo per la seconda possibilità, per un semplice motivo: i danni alla fiancata e sul tetto del camion generatore, e quelli al muretto di cemento sarebbero ben difficili da replicare con una messa in scena. Calcoli fra l’altro che il doppio danno al camion generatore non potrebbe mai venir causato da un Boeing 757, perchè non c’è nessuna appendice, sulla destra del motore, così bassa da poter toccare il tetto del camion. Mentre ci sono diversi modelli di velivoli militari che montano proprio quel tipo di appendice, sulla parte più esterna dell’ala.

Aah.. Ok.. Quindi i militari sono altri complici.
Ovvero quelli che hanno preparato il velivolo che si è schiantato e quelli che lo hanno pilotato in remoto.

L'articolo prosegue su altri deliri.
Ora leggendo questo articolo vi siete fatti un'idea della quantità di complici necessari per inscenare soltanto lo schianto al Pentagono?
Ok.
Ora andate a leggere cosa aveva detto Mazzucco sulla quantità di complici necessari per inscenare il tutto:


Quante volte avremo sentito dire "chissà quante persone bisogna coinvolgere per riuscire a tenere a terra un intero sistema di difesa come quello americano?"
La risposta pare essere sorprendente: una sola persona, in realtà.

Non ci credete?
Andate a vedere voi stessi qua: http://xoomer.virgilio.it/911_subito/segreto_difesa.htm
Dove tra l'altro, altro fatto curioso, Robin Hordon viene menzionato semplicemente come ex-controllore di volo e non anche come pilota e nemmeno come esperto di tracciati radar, forse perchè non è né uno né l'altro.
E' incredibile come Mazzucco abbracci qualsiasi, ma proprio qualsiasi, ipotesi assurda, surrealista, impossibile da pianificare a costo di smentirsi giorno dopo giorno, a costo di gettare fango sopra alle migliaia di morti per mano di Al Qaeda.

Di nuovo complimenti Mazzucco.

Vergognati.