mercoledì 27 ottobre 2010

Psicosi e stress

Ha trovato nuovo vigore in tempi recenti la lista delle persone morte apparentemente in circostanze sospette.
Potete vedere questo elenco a questo indirizzo:
http://tinyurl.com/2843d92
Ma sul web potete trovare tanti altri elenchi anche in inglese con, grosso modo, il medesimo contenuto.

La frase in cima all'articolo recita:
L’elemento che li accomunava, è il fatto che le loro affermazioni sostenessero il Movimento per la Verità sull’11 Settembre (911truth.org) e smentivano la versione ufficiale dei fatti.

In verità vedremo nel dettaglio che diverse persone non hanno mai smentito la versione ufficiale dei fatti.

Però prima di andare ad analizzare le morti in presunte circostanze sospette è giusto dare un'occhiata alle statistiche dei suicidi.
A questo indirizzo trovate una statistica dettagliata del numero di suicidi negli USA.
http://tinyurl.com/3yyvhd7

Da questa statistica possiamo estrapolare il numero di suicidi ogni 100.000 persone di età compresa fra i 25 e i 64 anni:
Anno 1997 - 57,8
Anno 1998 - 57,1
Anno 1999 - 54,5
Anno 2000 - 54,3
Anno 2001 - 54,3
Anno 2002 - 57,2
Anno 2003 - 57,3
Anno 2004 - 58,1
Anno 2005 - 57,7
Anno 2006 - 59,1
Anno 2007 - 61,8

Si nota, dal 2001 in avanti, un costante aumento del numero di suicidi.
Prima del 2001 invece il numero dei suicidi era in progressiva diminuzione.
Segno che gli attacchi dell’11 settembre o la crisi economica successiva o la concomitanza di altri fattori ha segnato la psiche delle persone.

Notiamo quindi che nell’elenco delle persone decedute in circostanza sospette ci sono finite dentro giornalisti che hanno raccontato i fatti dell’11 settembre, studenti che hanno redatto tesi su Osama Bin Laden, baby-sitter della famiglia Marvin Bush, fotografi, avvocati, militari, vigili del fuoco,fratelli di persone che chiedono di riaprire le indagini, persone appartenenti al Mossad,

Da questo link:
http://en.wikipedia.org/wiki/September_11_attacks
invece possiamo scoprire che, secondo il NIST, nel complesso del WTC erano presenti, al momento dell’attacco 17400 civili.
E’ un dato plausibile visto che il complesso poteva ospitare 50000 persone e 200000 persone settimanalmente.
Immaginiamo 5 parenti per ogni persona presente nel complesso, arriviamo a 87000 persone.
A questa cifra immaginiamo di aggiungere, alla luce di quello detto prima, tutti i giornalisti che hanno trattato l’11 settembre, studenti che hanno redatto lavori o tesi sul governo USA e sul terrorismo, tutte le persone al servizio delle famiglie Bush (personale di servizio, giardinieri, cuochi ecc..), tutti i fotografi che hanno immortalato gli attacchi, tutti i vigili del fuoco impegnati in quella giornata, tutte le persone di servizio negli ospedali che hanno soccorso i feriti, tutte le persone che sono appartenute o appartengono ai vari movimenti che chiedono ulteriori indagini, tutte le persone che hanno lavorato o lavorano per il Mossad.
Ok. L’avete fatto? Quante potrebbero essere tutte queste persone, che quindi sono state coinvolte in qualche modo nell’11 settembre?
Secondo me non esagero se dico che siamo sull’ordine del milione, o forse più.
Ma siamo buoni e consideriamo pure 100.000 persone che sono poco più delle persone presente nel complesso più i loro parenti.
Tra queste persone dovrebbero esserci, statisticamente, almeno una sessantina. E, siccome a detto dei complottisti, le persone che credono in un inside job sono in aumento, queste sessanta persone sono destinate ad aumentare.
Bhe.. direi che possiamo aspettarci ancora parecchi suicidi. Quelli capitati finora sono ancora pochi, aggiungerei purtroppo.
Se inoltre andiamo a vedere questo link scopriamo una serie di interessanti statistiche:
http://nymag.com/news/articles/wtc/1year/numbers.htm
In particolare, l’ultima voce dice: “Estimated number of New Yorkers suffering from post-traumatic-stress disorder as a result of 9/11: 422,000” che tradotto significa che “è stimato che fra i cittadini di New York, le persone che soffrono di stress post-trauma scatenato dall’11 settembre sono 422.000”.
Pensate, solo nell’ambito di New York.
Questo fa capire quanto hanno influito sulla psiche delle persone più vulnerabili, gli attacchi.
Di conseguenza ritengo che fra le persone toccate più da vicino dall’11 settembre, c’è da aspettarsi, purtroppo, un numero di suicidi anche maggiore rispetto a quello che dice la statistica.

Ora passiamo ad analizzare le persone decedute e qualcosa sulle loro personali storie.

BARRY JENNINGS
Il testo recita così:
...In seguito dichiarò di avere udito altre esplosioni nello stesso edificio, molto prima che la torre collassasse, e che durante la fuga avrebbe scavalcato diversi corpi senza vita, contraddicendo la versione “ufficiale” secondo cui nessuno sarebbe deceduto nello edificio 7....

In verità Jennings non ha mai detto di avere visto i cadaveri che stava scavalcando.
Andiamo a vedere nel dettaglio.
Guardate qua:
http://undicisettembre.blogspot.com/2008/08/recensione-third-tower-la-bbc-affronta_09.html
Jennings avrebbe detto di aver camminato sopra i cadaveri nell'atrio d'ingresso del WTC7.

La frase di seguito è uno stralcio di un'intervista che ha rilasciato Jennings:
...e il pompiere ci portò giù, continuava a dire 'Non guardate giù'. E io continuavo a dire 'Perché?'. Lui disse 'Non guardate giù'. E... stiamo scavalcando la gente. E sai che lo puoi sentire, quando stai scavalcando la gente.

E poi continua dicendo:
Ho detto che mi sentivo come se la stessi scavalcando, ma non la vidi mai. Capite, questo è il modo in cui mi hanno presentato, e non mi è piaciuto, così ho detto loro di rimuovere la mia intervista. Se credo che il nostro governo farebbe una cosa del genere alla propria gente? No. Sinceramente non lo credo. Io so che ero lì dentro, ho sentito quello che ho sentito, visto quello che ho visto.

Qui c'è anche l'intervista a Jennings:
http://www.youtube.com/watch?v=F8LivSW9zLg

Quindi emerge quanto segue:
Jennings non ha mai detto di avere scavalcato cadaveri mentre stava fuggendo dal WTC7, anzi l'ha smentito. Allo stesso tempo quindi non ha affatto contraddetto la versione ufficiale.
Inoltre afferma:
Se credo che il nostro governo farebbe una cosa del genere alla propria gente? No. Sinceramente non lo credo.

La sua morte quindi va a rinforzare le fila delle persone morte che però non erano contro la v.u., in quanto non ci risulta avesse mai detto qualcosa contro la v.u.

BEVERLY ECKERT
Il testo riporta quanto segue:
Sembra che le sia stato offerto del denaro per desistere e mantenere il silenzio, proposta che rifiutò." Ma non viene mostrata alcuna fonte che possa dare credito a questa affermazione.

"Sembra che le sia stato offerto". Chi ha offerto del denaro? Quando? Non si sa nulla.

Il testo prosegue così:
Beverly è morta alla età di 57 anni in uno strano incidente aereo, in data 12 Febbraio 2009. Una settimana prima di morire, aveva incontrato il Presidente Obama in qualità di avvocato delle vittime dell’attentato al WTC.

Qui si trovano i dettagli dell'incidente aereo:
http://en.wikipedia.org/wiki/Continental_Connection_Flight_3407
Sono stati fatti accertamenti, ricostruzioni degli ultimi istanti del volo e l'investivazione ha portato ad affermare che l'incidente sostanzialmente è stato causato da un errore umano.
Da wikipedia in inglese (link poco sopra) notiamo che viene indicato un altro incidente aereo con modalità simili. Lo troviamo qua:
http://en.wikipedia.org/wiki/China_Airlines_Flight_140

Forse quindi tanto strano l'incidente non lo è.

Inoltre non viene riportata alcuna fonte che possa dimostrare ciò che viene affermato nel testo, ovvero:"Dichiarava di non credere alla versione “ufficiale” dei fatti."

KENNETH JOHANNEMANN
Da qua possiamo evincere qualche informazione che è stata trascurata:
http://www.nydailynews.com/ny_local/2008/09/03/2008-09-03_911_claims_one_more_victim.html

Viene riportato quanto segue:
Johannemann was a part-time janitor assigned to clean rest rooms in the north tower on 9/11 and was, indeed, credited with saving a man.
His family says that day changed him, that he became withdrawn and began drinking heavily, falling in and out of work.

Dopo il giorno degli attentati, Kenneth si è isolato ed ha cominciato a bere parecchio. E lo dice la stessa famiglia.
Fino a che, sette giorni prima il settimo anniversario delle stragi, non si è tolto la vita.
Nella sua lettera di addio si legge:
I also am very depressed since I was in 9/11

ovvero dice che era molto depresso.
Quindi dire:"l rapporto sul suicidio indica come movente il recente licenziamento di Johannemann." è assolutamente sbagliato.
Fa sembrare il suicidio di Kenneth come assolutamente inaspettato. In realtà era già da diverso tempo in una spirale di depressione.
Oltretutto la sua “grande ed affettuosa famiglia”, come recita il testo, sembra non aver valutato adeguatamente la gravità della situazione in cui versava Kenneth.

MICHAEL H. DORAN
A questo pagina troviamo un tributo a Michael Doran, probabilmente preparato dallo studio in cui esercitava la sua professione.
http://doranandmurphy.com/our-attorneys/michael-h-doran

Prima di tutto pare strano che in tutta questa pagina non ci sia alcun riferimento alla coincidenza fra la morte di Michael ed il fatto che aveva prestato assistenza legale ai parenti delle vittime dell’11 settembre.
Anzi, l'unico riferimento alla questione lo troviamo in questa frase:
Mr. Doran also volunteered his services to helping the victims of the 9/11 tragedy receive compensation.

Andando a spulciare il resto della pagina notiamo che ha combattuto diverse battaglie assieme a malati di cancro che nella loro vita sono stati esposti agli effetti nocivi dell'amianto:
This program, proven to be effective in prolonging life and curing lung cancers, is designed to help detect lung cancer in individuals who have been exposed to asbestos and have a history of smoking.

Quindi di nemici probabilmente se ne è fatti. Ma in realtà si fa notare solo che ha assistito i parenti delle vittime dell'11 settembre nelle procedure di rimborso, cosa che viene menzionata in mezza riga nella pagina che vi ho indicato.
A parte che non si capisce perchè aspettare il 2009 per mettere fuori uso Michael quando la maggior parte dei rimborsi sono già stati versati.

Inoltre acquista importanza nell'ottica generale anche questa frase:
Mr. Doran was also an ardent sports enthusiast and world traveler, visiting Ireland, Italy, Tahiti, Greece, Switzerland and Mexico, among other places. He enjoyed boating, bicycling, rollerblading, was an avid extreme skier and the 2008 champion of the Buffalo Croquet and Debating Club. Mr. Doran’s passion was flying. He was an FAA certified pilot, holding a multi-engine instrument rating, and many years of flying experience since becoming a pilot.

Era una persona che amava sicuramente il rischio, infatti viene definito un "accanito sciatore estremo" ("avid extreme skier").
Certo, questo non vuol dire che abbia fatto qualche manovra pericolosa mentre pilotava il suo piccolo monoposto, ma getta una luce molto diversa su questa morte.

A presto per le analisi delle altre morti strane.

1 commento:

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