lunedì 16 maggio 2011

Viva il nichel! O no?

Oggi mi voglio occupare di Andrea Rossi e del suo reattore.

Qui troviamo qualche informazione su questo personaggio:
ingandrearossi.com
E qui invece un po' di dettagli della vicenda Petroldragon che l'ha interessato da vicino:
Petroldragon

Vi cito qualche frase presa dal sito Il Portico Dipinto (Il Portico Dipinto), per inquadrare meglio la questione "Fusione a freddo":

Chi segue il settore delle "nuove energie" da tempo sa che periodicamente vengono fatti annunci più o meno rivoluzionari, e con altrettanta puntualità le forti aspettative che questi portano con se vengono disattese venendo a mancare conferme di terze parti e spostando costantemente nel futuro le applicazioni pratiche che ne dovrebbero scaturire.
Tutto questo però non accade con l'e-cat di Rossi, il "reattore" che genera energia da una reazione nucleare a bassa energia, spesso indicata con la denominazione più comune di "fusione fredda".
Repliche di funzionamento della tecnologia non ce ne sono state, e probabilmente non ce ne saranno ancora per un bel po', in quanto non tutti gli opportuni brevetti sono stati concessi all'inventore, in particolare quello europeo che dovrebbe essere uno dei più importanti.
Se per un qualunque motivo tutti i brevetti non verranno concessi la tecnologia di funzionamento rimarrà quindi un segreto industriale e dovremo aspettare che l'apparato venga messo in commercio per far si che qualcuno lo smonti e ne carpisca i segreti, anche se così facendo probabilmente violerà i termini d'uso con cui gli apparecchi verranno distribuiti.
 E' importante ricordare che l'e-cat utilizza come "combustibile" il nickel, uno degli elementi più abbondanti sulla terra

Qua invece troviamo alcuni stralci di un'intervista rilasciata da Sergio Focardi: (Da Panorama online):


D. Quanto costa un macchinario del genere?
R. Beh, un discorso è il costo del brevetto, altro quello della produzione e finora di questo aspetto non si è ancora discusso
D. Lei e Rossi avete sperimentato la fusione a freddo eppure, per vostra stessa ammissione, ancora non siete riusciti a capire come ci siate riusciti. Se non si tratta di un miracolo, che altro è?
R. La fusione a freddo che noi abbiamo prodotto dipende dal fatto che un protone di idrogeno entra nel nucleo del nichel, il che, secondo le leggi della fisica, non dovrebbe accadere perché entrambe le particelle sono cariche di segno positivo. Eppure questa cosa accade e, come ci insegna Galileo, non c’è alcuna teoria della fisica che possa contraddire un fatto sperimentale. Quello che mi dispiace è che i miei colleghi scienziati continuano a non credermi. 
...tutte le altre risorse energetiche del pianeta, petrolio, carbone, gas, uranio, stanno finendo mentre nichel e idrogeno sono inesauribili, il primo perché è uno dei componenti del nucleo della terra stessa, l’altro perché si produce per elettrolisi dall’acqua. O la nostra fonte di energia verrà prodotta da questi due elementi, e noi abbiamo visto che ciò si può fare, o la vita sulla terra è destinata a scomparire. 

Riepilogando:
Andrea Rossi avrebbe creato un macchinario, delle dimensioni inferiori ad una caldaia a gas, all'interno del quale accade qualcosa che nemmeno l'inventore stesso sa spiegare, che permetterebbe di ottenere energia senza scorie radioattive, utilizzando materie prime che si trovano in natura.
Sarebbe una manna...
Ma forse le cose non sono esattamente così semplici.
Partiamo dal presupporto, peraltro tutto da dimostrare, che sia vero che Andrea Rossi, abbia davvero creato il macchinario di cui si va a discutere.
Premetto che non ho le conoscenze per disquisire su questioni tecniche, però ho dalla mia un po' di buon senso che mi ha permesso di fare alcune considerazioni.

Si parla tanto di nucleare in questo periodo, di quanto è pericoloso, di quanto poco se ne conoscono i pericoli.
Il tutto alla luce di quanto è accaduto recentemente in Giappone.
Ma qui siamo di fronte ad una invenzione che ottiene qualcosa grazie ad un processo che nemmeno l'inventore sa spiegare.
Quindi la domanda che sorge spontanea è:
perchè non dobbiamo fidarci di qualcosa (il nucleare) che bene o male conosciamo da decenni, ma dobbiamo fidarci di un macchinario che produce energia tramite un processo che nemmeno l'inventore stesso sa spiegare?
Io sinceramente, una cosa del genere in casa, al posto della caldaia a gas, non la voglio.
Alla luce di quello che ho detto alzi la mano chi sarebbe disposto a tenersi in casa uno scatolotto all'interno del quale non so cosa accade e perchè accade.

Inoltre, io non posso andare ad aprire lo scatolotto per vedere come funziona, perchè altrimenti ne violo i termini d'uso? Non parlo di garanzia (di cui ovviamente non viene fatta menzione) ma i termini d'uso.
E cosa succede se invece lo scatolotto lo apro?

Alcune altre considerazioni:
Lo scatolotto si "nutre" di idrogeno e nichel.
Il nichel viene fatto passare per "uno degli elementi più abbondanti sulla terra". Sarà anche vero, ma nel nucleo della terra stessa.
Come dice lo stesso Rossi più avanti il nichel è "uno dei componenti del nucleo della terra stessa".

Ok. Quindi perchè le trivelle per estrarre il petrolio non le vogliamo ed invece vorremmo le trivelle per andare a cercare il nichel? E, visto che li nichel è nel nucleo, quanto in profondità dobbiamo andare per estrarlo?
Te lo dico io:
Terra
Il nucleo interno, composto principalmente da ferro e nichel, lo si trova dai 5100 km di profondità.
Ricordo che per trovare il petrolio si arriva fino ad una profondità di circa 8 km:
Estrazione del petrolio
Per trovare il nichel bisogna arrivare almeno a 5000 km.

A parte che non oso nemmeno pensare a quanto può costare, sempre che sia tecnicamente possibile, andare ad una tale profondità ma, ha idea di cosa può succedere alla nostra amata terra ad andare ad una tale profondità? Io no, mi auguro che Andrea Rossi lo sappia.


Si fanno dei sit-in contro le trivelle per estrarre il petrolio perchè rovinano l'ambiente, perchè chissà quanti danni fanno le trivelle, ma le trivelle che estraggono il nichel invece vanno bene?

Capitolo idrogeno.
Andrea Rossi dice che si ottiene facilmente tramite il processo di elettrolisi dell'acqua.
Guardiamo qua:
Idrogeno

Si dice dell'elettrolisi:
L'elettrolisi dell'acqua è un metodo semplice per produrre idrogeno, anche se la quantità di gas ottenuta con questo processo ha richiesto più energia di quanta possa fornirne.

Accidenti, quindi si consuma più energia di quella che si produce.
E come la produciamo questa energia? Con un'altra fusione a freddo che a sua volta consuma ancora più energia?
Senza contare la quantità di acqua necessaria, che non è esattamente un bene facilmente reperibile.

Parliamo della tossicità del nichel.
Vi ricordate lo scandalo delle monete da un euro e 2 euro che contengono nichel e che provocano reazioni allergiche? Non era una bufala.
Nichel da wikipedia
Nichel da wikipedia inglese

Alcuni stralci:
L'esposizione (TLV-TWA) al nichel metallico ed ai suoi sali solubili non dovrebbe superare gli 0,05 mg/cm3 per 40 ore a settimana; fumi e polveri di solfuro di nichel sono considerati cancerogeni; molti altri composti del nichel sono sospetti cancerogeni.
Persone particolarmente sensibilizzate possono mostrare una allergia al nichel che si manifesta sulle zone della pelle esposte ad esso. L'Unione Europea regola per decreto la quantità di nichel che può essere contenuta in prodotti che sono a contatto con la pelle. Nel 2002 in un articolo della rivista Nature alcuni ricercatori hanno dimostrato che le monete da 1 e 2 euro eccedono questi limiti. Sembra che questo sia dovuto ad una reazione galvanica. 

Vi ricordo che il nichel è quell'elemento che subisce alterazioni non ben conosciute all'interno della vostra caldaia.
E ricordo anche che l'inventore stesso non ha idea di cosa accade al nichel dentro alla caldaietta.

Quindi, ben vengano soluzioni alternative per creare energia.
Ma riflettendo un po' ci si accorge che se Andrea Rossi fa così fatica a portare alla ribalta le sue idee, forse qualche logica c'è, senza bisogno di andare a scomodare alcun complotto.

6 commenti:

  1. Non sono d'accordo quando dici che il nucleare sarebbe da preferire a questo macchinario per il semplice fatto che lo conosciamo da più tempo: sarebbe come affermare che è meglio tornare al camino a legna perché l'uomo lo ha scoperto prima rispetto alla caldaia a gas. Inoltre il vero problema del nucleare ad oggi non consiste nella sicurezza delle centrali - non è una "paura di Fukushima" quella che spinge contro il nucleare - le quali sono giunte ad una quarta generazione, bensì piuttosto, il problema mai risolto delle scorie (le quali potrebbero peraltro essere usate a scopi militari), oltre che quello dell'esaurimento dell'uranio, il quale non è infinito e terminerà in poco tempo, soprattutto se il numero delle centrali dovesse aumentare. Inoltre sappi che l'elettrolisi può anche fornire meno energia di quanta ne occorra per produrla, ma è anche vero che essa può essere realizzata tramite fonti di energia naturali, le quali non hanno un impatto ambientale dal punto di vista dell'inquinamento. Per quanto riguarda la presenza di nichel, esso può essere estratto da giacimenti di limonite nichelifera, garnierite e pentlandite, tipi differenti di depositi minerali - non occorrre dunque scavare fino al centro della terra. Se il fatto di poter produrre meno energia di quanta se ne usi per eseguire il processo di elettrolisi dovesse preoccupare, potremmo stare certi che un recupero di tale energia avverrebbe se il macchinario funzionasse veramente, in quanto quest'ultimo produce più energia in uscita di quanta ne occorra in entrata per farlo funzionare.. In ogni caso: il discorso qua dovrebbe concentrarsi sul fatto che al funzionamento di questa apparecchiatura lo stesso creatore non ha saputo dare una spiegazione. Quindi, per ora, esso rimarrà un potenziale strumento perfetto, privo di un brevetto e base scientifica..

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  2. sono pienamente in disaccordo con lei, SkyBuck, mentre concordo e sottoscrivo le argomentazioni del "primo anonimo". Il nichel già lo usiamo in modo abbondante (vedi batterie ricaricabili, ad esempio) mentre il processo di elettrolisi lo compie direttamente la pseudo caldaia di Rossi. Capisco però la paura di ciò che non conosciamo e pertanto sapere che chi ha inventato la pseudo caldaia non ne capisce i meccanismi ma ha solo delle teorie, è un pò destabilizzante.
    Sull'efficenza della pseudo caldaia io ci credo e non tanto perchè ho visto i dati dei test, ma perchè sono accaduti dei fatti sociopolitici non di poco conto. 1°-La società che ha richiesto i brevetti ha sede in un paese dove vi è l'anonimato dei soci. 2° -Uno dei soci è un magnate greco e proprio in grecia sorgerà una centrale elettrica basata sulla tecnologia della pseudo caldaia. 3° -La Germania ha detto addio alla tecnologia nucleare dichiarando di puntare sulle energie rinnovabili. Questi 3 punti mi fanno pensare, soprattutto mi fa pensare la Germania. Il secondo paese più industrializzato al mondo che lascia il nucleare per puntare alle energie alternative...e se dietro ci fossero anche loro?

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  3. Secondo me non è assolutamente di poco conto il fatto che lo stesso inventore della caldaia non sappia spiegare i meccanismi della stessa.
    Anzi, a mio parere non si limita ad essere destabilizzante, ma deve, ripeto, deve far sorgere dubbi sull'affidabilità del processo.
    E non puó essere altrimenti, obiettivamente parlando.
    Un altra cosa che mi fa pensare è questa:
    Lei mi mette in una scala di importanza prima dei semplici indizi, per altro da verificare, rispetto a dati e dimostrazioni scientifiche.
    Per indizi intendo sia la questione della Grecia, sia la questione della Germania.
    Il fatto che la società che ha richiesto i brevetti abbia sede in un paese dove c'è l'anonimato dei soci, invece non lo annovero fra gli indizi.
    Per quanto riguarda la Grecia: lei mi sa indicare qualche fonte che mi indichi tempistiche di realizzazione della centrale che si realizzerà in Grecia e il sito dove dovrebbe sorgere la centrale?
    Per il discorso delle rinnovabili: ben vengano, ma forse sarebbe bene investire sulle energie rinnovabili che già ben conosciamo e che sfruttiamo solo in minima parte.
    Un ultimo appunto: sarà anche vero che il nichel già lo usiamo in maniera abbondante, ma francamente che uno scienziato mi venga a dire che il nichel non é un problema perché il nucleo della terra ne è ricco lo trovo oltremodo semplicistico al limite della presa in giro.

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  4. Inoltre ho anche qualche dubbio sul fatto che la Germania sia il secondo paese più industrializzato del mondo.
    Anche perché di contro altare il Giappone, grandissima potenza industriale probabilmente più di quanto sia la Germania, basa da sempre la sua economia sul nucleare.

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  5. "Anche perché di contro altare il Giappone, grandissima potenza industriale probabilmente più di quanto sia la Germania, basa da sempre la sua economia sul nucleare" ...e si è visto cosa gli è successo

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  6. Quello che e' successo in Giappone c'entra poco con il contesto di quell'affermazione.

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