E' bastato aspettare il sabato per avere le prime risposte.
Una premessa:
se cercate in Google Images "centrale nucleare Fukushima" noterete che la centrale è costruita in riva al mare.
L'istinto ti porta a pensare:"Ma, con il rischio di tsunami che c'è su quelle coste, proprio in riva al mare devono andare a costruire una centrale nucleare?".
Mezzo secondo dopo invece, una persona con anche solo una conoscenza di base (se tali conoscenze non le hai, te ne stai buono e zitto o se vuoi ti documenti), arriva a pensare che, grezzamente detto, per raffreddare un reattore nucleare è necessaria una enorme quantità di liquido refrigerante.
E cosa si usa?
L'acqua del mare.
A tale scopo ci viene in soccorso anche Wikipedia che infatti conferma quanto detto.
Vedere Centrale elettronucleare e link correlati.
L'acqua, per determinati tipi di reattori quali sono quelli della centrale di Fukushima, è di fondamentale importanza per il raffredamento del reattore nucleare.
Ma vuoi che Mazzucco non si sia informato?
No.
Non lo ha fatto.
E nemmeno ha ragionato come ho fatto io e come probabilmente l'hanno fatto tantissime altre persone.
Vediamo cosa scrive oggi nel suo articolo di apertura del sito:
...a tutto ciò si aggiunga la questione dei reattori nucleari di Fukushima, che è tutt’altro che simpatica: l’ondata dello tsunami non solo ha interrotto la fornitura di elettricità alla centrale, ma pare che abbia anche reso inservibili i generatori di emergenza. (Ma benedetti ragazzi, proprio in riva al mare dovete farle, queste centrali?)...
Quanta pazienza che ci vuole a questo mondo...
Due parole sul popolo giapponese vanno spese.
Prima si vedono colpiti da un terremoto devastante, poi da uno tsunami di dimensioni hollywoodiane, e poi dall'emergenza nucleare.
Sono quanto mai convinto che, il grandissimo popolo giapponese, saprà ancora una volta rialzarsi. E lo farà ad una velocità e con una mentalità che nessun altro popolo al mondo sarebbe anche solo in grado di concepire.
La cosa più irritante di questi personaggi resta, imho, il tono supponente ("benedetti ragazzi") con cui loro - perfetti ignoranti - propinano le loro emerite fesserie alle vittime di immani tragedie.
RispondiEliminaIn miniera. Di sale.