sabato 18 giugno 2011

...non rosica.

La La questione Intersos di cui ho parlato poco tempo fa mi ha portato a mettermi in contatto con Massimo Mazzucco.
In quell'occasione mi era stato ricordato dallo stesso Mazzucco che se avessi voluto essere riammesso nel forum di Luogocomune non avrei dovuto far altro che chiederlo.
Ho colto l'occasione in concomitanza di questo articolo uscito sul blog Undicisettembre per chiedere quindi di essere riammesso.

In breve:
Danilo Coppe è probabilmente il più autorevole esperto italiano in fatto di demolizioni.
Qui vengono citate brevemente le sue referenze.
Coppe, interpellato dal gruppo Undicisettembre, si è espresso in merito ai crolli dell'11 settembre, e, pur riconoscendo alcune analogie tra il crollo di una demolizione controllata e i crolli avvenuto nel 2001, si è espresso in maniera piuttosto chiara, dichiarandosi contro l'ipotesi di demolizione controllata.
Vi riporto alcuni stralci dell'intervista che potete trovare integralmente qua:


Undicisettembre: Sgomberiamo il campo da ogni dubbio. Ti chiediamo innanzitutto: tu pensi che quello che è successo alle Torri Gemelle e al World Trade Center 7 sia o non sia una demolizione controllata?
Danilo Coppe: Assolutamente non è una demolizione controllata.

Quindi viene evidenziata fin da subito la chiara opinione di Coppe.

Allo stesso modo riconosce analogie fra un crollo derivante da demolizione controllata e quelli dell'11 settembre:
Danilo Coppe: in realtà le note caratteristiche visive non sono poi tanto dissimili, nel senso che quando noi vogliamo fare una demolizione controllata attuiamo quello che poi accidentalmente è successo l'11 settembre, quindi c'è analogia. Si eliminano dei punti di appoggio, tanto da determinare il collasso della struttura. Quello che fa la differenza sono le modalità con cui si ottiene questo scopo, che sicuramente non erano cose fattibili così come sono state ipotizzate nelle varie teorie del complotto.

Il resto dell'intervista continua con Coppe che esclude nel modo più assoluto che anche le torri gemelle siano collassate tramite una demolizione controllata.

A questa intervista è seguita una risposta da parte dell'utente di Luogocomune Decalagon che ha scritto un articolo, dove farebbe notare tutte le imprecisioni e le inesattezze rilevate nell'intervista.
Coppe ha nuovamente risposto.
Chi è interessato può andarsi a leggere gli articoli integrali. In questa sede mi limiterò a riportare alcune stralci del suo nuovo intervento di risposta di Coppe:

Va bene, lo ammetto: io non c'ero dentro alle Twin Towers quel maledetto 11 settembre 2001. Ho sempre ammesso che tutte le considerazioni pro e contro l'abbattimento controllato delle torri sono basate su indizi e non su prove. Gran parte delle ricerche fatte da chi ha indagato, magari in buona fede come Mazzucco, si basano su considerazioni a senso unico fatte da chi non accetta la spiegazione fornita magari frettolosamente, magari in modo poco rigoroso, dall'Autorità Americana. Tuttavia, tirato per la giacchetta, ho dato un mio parere da demolitore abituale, rispetto allla gran parte degli opinionisti intervistati.
Da un primo parere sono seguite schermaglie di vario genere da parte, soprattutto, di chi non ha nulla da fare tutto il giorno se non cercare conferme alle proprie opinioni. Mazzucco in fondo è giustificato poiché quello è il suo mestiere, quindi gradirebbe magari una maggior precisione da me, che invece a fatica trovo il tempo anche solo di scrivere queste poche righe. 
 Il giorno che i sostenitori del "complotto" vorranno, accetterò volentieri un incarico ufficiale, pagato, per redigere uno studio ufficiale sull'evento, supportato da tutte le dinamiche scientifiche del caso. Allo stato attuale, i miei detrattori dovranno accontentarsi delle mie dichiarazioni, fornite a caldo, quando vengo intervistato sull'argomento.

A quel punto ho chiesto la riammissione al forum.
Volevo vedere se davvero ci sarebbe stato qualcuno disposto a versare qualche spicciolo per affidare un incarico a Coppe per rispondere ai quesiti dei complottisti che frequentano il forum di Luogocomune accogliendo quindi l'invito dello stesso Coppe.
O, viceversa, per quale motivo non affidargli un incarico, dietro compenso.

Il tenore delle affermazioni sul forum di Luogocomune quindi è stato questo:
Coppe, dimostrando di non sapere nel dettaglio cosa abbia detto il NIST ha perso competenza o l'autorità per dare un suo parere e a maggior ragione per essere incaricato ad effettuare uno studio dietro compenso.
Ho nominato sia la competenza che l'autorità perché a tal proposito, giusto per sottolineare la pochezza di idee degli utenti di luogocomune, si è aperta una piccola diatriba su cosa avesse perso Coppe, se la competenza o l'autorità o ambedue.

Ma andiamo avanti.

Viene accusato l'intervistatore di Coppe in quanto non avrebbe indicato le informazioni errate riportate da Coppe:
Decalagon: non mi basta una qualifica perché le dichiarazioni di una persona diventino credibili e quelle di Coppe sono lì che parlano da sole, insieme al silenzio-assenso dell'intervistatore che non gli ha indicato le palesi e numerose inesattezze delle sue affermazioni. Fra queste ve sono anche alcune in netto contrasto con i rapporti del NIST: studi che ha ampliamente dimostrato di non conoscere minimamente.

Non si capisce per quale motivo l'eventuale incompetenza o malafede di un intervistatore debba minare la competenza o l'autorevolezza dell'intervistato.
Ma tutto fa brodo, per poter considerare Coppe non adatto all'incarico.
Ho chiesto al forum, e mi chiedo tuttora, come sia possibile dare una risposta esauriente, convincente e tecnica ai crolli dell'11 settembre in un'intervista di pochi minuti.
Inoltre faccio notare come invece secondo me Coppe potrebbe essere l'esperto ideale perchè non sa nel dettaglio cosa abbia detto il NIST.

In sostanza: non va bene l'esperto che approva quello che dice il NIST perchè significa che è corrotto, e non va bene quello che invece non sa nel dettaglio cosa abbia detto il NIST perchè è incompetente (o non autorevole, o ambedue).

Così come non va bene se Coppe dice che non è preparato sull'argomento quindi preferisce non esprimersi, e non va bene se invece parla ma in modo non preciso, perchè appunto non conosce l'argomento.
Guardate qua:
Danilo Coppe, se non sbaglio, non si sbilancia su alcuna posizione perché, essendo un professionista, sa che non può sbilanciarsi in alcun senso se non ha sufficienti motivi per farlo. Infatti molte delle sue risposte è "non ho elementi sufficienti". Le uniche volte in cui si sbilancia è rispondendo sul modo di gestione della faccenda da parte delle autorità, ma questo non riguarda i crolli.

E' dimotrato che quindi qualunque cosa avesse detto o fatto Coppe non sarebbe comunque andata bene al complottista undicisettembrino.

A quel punto ho chiesto quindi quale potrebbe essere un esperto esplosivista / demolitore invece degno di essere l'incaricato per uno studio indipendente dei crolli.

Ora fate attenzione: qui arriva una discreta perla.
Io: Comunque, una volta appurato che Coppe ha perso la sua autorevolezza e Tom Sullivan l'autorevolezza non l'ha mai avuta, quale potrebbe essere un esperto esplosivista a cui affidare un ipotetico incarico?

Subito dopo risponde Teba:

Teba: Danny Jowenko è un esperto demolitore di fama mondiale.
Ecco come, anche per un esperto come lui, lavora la bias di conferma: inizialmente quando gli vengono mostrati i crolli delle TT (chiaramente lui sa che erano i crolli dell'11Settembre) lui sostiene che non possono essere demolizioni controllate perchè l'incendio al punto d'impatto avrebbe fatto saltare gli esplosivi e la loro sequenza di detonazione.

Io, siccome l'intervento di Teba, è appena seguente alla mia richiesta di indicare quindi un esperto "alternativo" comincio a considerare Jowenko come esperto papabile. Esperto nominato da Teba.
Jowenko, non sapeva che il giorno 11 settembre era crollato anche il WTC7. Guardate qua.
Ricapitolando:
Jowenko esclude in modo categorico che le torri siano cadute tramite demolizione controllata e non sa spiegare come invece potrebbe essere avvenuta l'organizzazione della demolizione del WTC7, che, ricordo, non sapeva che era crollato la momento dell'intervista riportata sopra.
Per carità, ci può anche stare, come ci sta che Coppe non conosca nel dettaglio il NIST.
Ma qui di parla di coerenza.
Io faccio notare che è alquanto incoerente non considerare Coppe autorevole perchè non riporta correttamente ciò che ha detto il NIST, ma invece considerare autorevole Jowenko, che, non solo non conosce i rapporti tecnici, ma non conosce nemmeno i fatti dell'11 settembre.
Lo chiedo diverse volte ma nessuno mi fornisce una risposta.

Poi arriva Sertes con una sua classica tattica.
Delegare il lavoro agli altri.
Vediamo cosa dice:
Sertes: Porta pure questi ulteriori studi di ulteriori esperti e vediamo cos'hanno da dire. Se poi vuoi qualche consiglio sulle domande-chiave da fargli non esitare a chiedere, qui su LC qualcuno che ti aiuta lo troviamo di sicuro.

Sertes, dimostra di non aver capito nulla.
Io sto chiedendo al forum di Luogocomune quale potrebbe essere un esperto esplosivista / demolitore indipendente, a cui affidare un incarico remunerato.
Ma, come dicevo prima, ogni occasione è buona per sviare la richiesta.

E qui arriva un'altra perla, stavolta di noalgregge:
noalgregge: ragazzi negare un benchè minimo dubbio sulla tipologia di caduta del WTC, essendo coscienti dell'importanza del proprio ruolo sociale (e cioè esperto demolitore) non può che essere frutto di una mente in malafede. Se avessero sostituito tutte le colonne d'acciaio con delle balle di carta igienica pressata, queste avrebbero offerto più resistenza. Quindi o sei in malafede, o sei un pirla, Coppe decidi tu quale.

Il che significa che queste cose vanno di pari passo:
- più una persona è competente
- più una persona non ha dubbi sulla dinamica dei crolli
- più è in malafede

Lo faccio notare a noalgregge ma lui ribatte semplicemente così:
Buckaroo non penso ci sia bisogno di ripetermi, il concetto era ben esposto.

Andiamo avanti.

Teba, accortosi che aveva nominato un esperto che aveva di fatto escluso le ipotesi di demolizione controllata per le torri e aveva forti dubbi sul WTC7, propone ulteriori esperti.
Vediamo cosa dice:

Si qualcuno di pronto c'è Buck, ci sono un sacco di esperti che si potrebbero interpellare, ma ce ne sono molti di più che si sono fatti vivi, a gran voce, da soli.
.......
Les Young - Architetto
Jeff Farrer - Fisico, PhD material science and engineering
Stephen Barasch - Architetto
Robert McCoy - Architetto
Tony Szamboti - Ingegnere meccanico - Industria aerospaziale
Scott Grainger - Ingengere antincendio
Lynn Margulis - Scienziata, PhD genetics, 2011 Da Vinci Award
Mark Basile - Ingengere Chimico
Bob Bowman - Luogotenente Colonnello Areonautica US Airforce - PhD Aeronautics and Nuclear Engineering

Peccato che nessuno di questi sia un esperto esplosivista / demolitore.
Si potrebbe ovviare che comunque questi personaggi hanno detto la loro.
E ci sta, ma siccome il punto cruciale che da sempre fanno notare i complottisti, e come vedremo lo sottolineerà Sertes fra poco, sono i famosi 2,25 secondi di "caduta libera" e il crollo che a giudicare è perfettamente assimilabile ad una demolizione controllata, nessuno dei personaggi sopra elencati ha l'autorevolezza e la competenza per potersi esprimere al riguardo.
Sicuramente non un Colonnello dell'aeronautica, né un architetto, né un ingegnere chimico.

Ora assisteremo ad una magia di Decalagon, che si sa, è noto per travisare le parole altrui in modo che facciano comodo a lui.
Vediamo cosa dice:
Decalagon: Coppe si è espresso in modo positivo nei confronti della demolizione controllata, solo che, a suo dire, la "teoria del complotto" è impossibile perché si doveva avere una padronanza totale della struttura per mesi con l'uso di decine di operai (cosa che, tra l'altro, è avvenuta).

Quindi ora addirittura Coppe sarebbe a favore delle ipotesi delle demolizioni controllate.
Ma fate attenzione:
Danilo Coppe ha detto quanto segue per quanto riguardo il WTC7:
Quindi un eventuale demolitore avrebbe dovuto levare tutti questi materiali, posizionare le cariche, rifare tutte le tappezzerie e tutti i pannellamenti che ricoprivano le orditure. È un'operazione che richiederebbe mesi e mesi di padronanza totale della struttura.

Poi Decalagon dice:
 Bene, allora potresti gentilmente spiegarmi cosa indica e quali fatti suggeriscono che nessuno ha avuto accesso alla struttura per mesi?

Quindi l'affermazione di Coppe che inizialmente era:
È un'operazione che richiederebbe mesi e mesi di padronanza totale della struttura.
E' stata trasformata da Decalagon prima in:
padronanza totale della struttura per mesi con l'uso di decine di operai 
E infine è diventata:
...e quali fatti suggeriscono che nessuno ha avuto accesso alla struttura per mesi?

Tre punti da sottolineare:
nessuno ha avuto la padronanza totale del WTC7 per mesi e mesi;
la capacità di Decalagon di travisare a proprio comodo le parole altrui;
la richiesta di Decalagon di dimostrare un fatto che non è avvenuto, quando l'onere della prova spetterebbe a Decalagon stesso.
E' come dire che io devo portare le prove che non sono un assassino.
Se qualcuno mi accusa spetta a quel qualcuno portare le prove per formulare tale accusa.

Insomma, l'ABC del complottismo.

Tornando all'esperto da "assoldare".
Vediamo cosa dice Teba ancora:
Ecco perchè Jowenko, era perfettamente affidabile e credibile sul WTC7, perchè non poteva avere bias.

Teba prosegue nella sua strada.
Forse prende forma l'idea che l'esperto da incaricare sia davvero Jowenko.

Ora, Teba e Decalagon, chiuso in un vicolo cieco e non sapendo uscirne, estraggono dal cilindro il coniglio.
Decalagon: È falso. Teba ha parlato di Jowenko solo per mostrare come funziona il bias, sei poi stato tu a dirgli di interpellarlo per fare il famigerato studio. 

E Teba, coglie la palla al balza e dice:
Teba: Intervengo solo per dire, come ha sottolineato Decalagon, che non ho mai indicato Jowenko come l'ersperto da interpellare per questa iniziativa. L'ho solo preso come esempio per dimostrare un caso di bias di conferma grosso come una casa.

Quando poco prima aveva detto, ricordo:
Teba: Ecco perchè Jowenko, era perfettamente affidabile e credibile sul WTC7

Però Teba non intendeva esplicitamente che Jowenko era l'esperto giusto da incaricare.

Ora tagliamo corto:
nonostante le palate di cacca versate addosso a Coppe, alcuni utenti (Decalagon, Sertes e noalgregge) si uniscono al sottoscritto per raccogliere la cifra "virtuale" da utilizzare per "ingaggiare" Coppe.
Ma il tutto si sgonfia perchè un eventuale studio di Coppe sarebbe inutile per i seguenti motivi:

Malcico: Non si capisce perchè Coppe dovrebbe avere tutta sta voglia di sfidare il gov americano, tutte le istituzioni che sostengono la versione ufficiale, i media... per 4 soldi poi? No perchè mi viene il piccolo sospetto che chi ha fornito la VU sia finanziariamente messo un pochino meglio oltre ad avere anche altri e più efficaci metodi di convincimento.
Ha già ampiamente dimostrato che la verità di per se stessa non è che gli stia molto a cuore.

Redazione: Scusate, lo chiedo sinceramente, senza nessuna ombra di sarcasmo: ma se anche Coppe un giorno volesse "studiare il caso" che cosa fa? Va all'FBI e chiede perfavore se gli fanno analizzare i resti dei piloni delle TG?
Perchè se si tratta solo di analizzare i documenti ufficiali già esistenti, allora siamo da capo a 15. 

Decalagon: Non si sa quanto potrebbe essere obiettivo un suo eventuale studio a questo punto... e poi chi gli farebbe la revisione? Dovremmo accettarlo così com'è?

Sertes infine fa notare quanto segue:
Sertes: Oppure ho 1500 architetti ed ingegneri che chiedono una seconda investigazione perchè dicono che quei tre crolli non sono crolli gravitazionali. 

Ma se uno studio indipendente da un esperto esplosivista / demolitore non  servirebbe a nulla, come è stato detto sul forum, a che servirebbe una seconda investigazione?
Non ci sarebbero gli stessi problemi che presenterebbe uno studio di Coppe?
Fatta da chi poi la seconda investigazione?
Dal governo USA?
Secondo il ragionamento del complottista, sarebbe come chiedere ad un omicida, assolto 10 anni fa, di portare una nuova confessione. Confesserebbe il delitto?
E poi anche se una seconda interrogazione spiegasse nel dettaglio i crolli, sarebbero comunque esperti corrotti dal Governo USA.

Alcune considerazioni finali:
Non solo i complottisti italiani per l'11 settembre non versano neanche un euro, e questo può anche starci. A fatica, ma ci sta.
Ma nemmeno sono interessati a scegliere, loro stessi, un esplosivista demolitore esperto che possano ritenere affidabile per affidargli un incarico per "sgamare" il NIST e per rispondere alle loro domande.

Se sono davvero così in tanti a sostenere che il NIST ci abbia raccontato delle balle o che non abbiano detto tutta la verità sui crolli, basterebbe che ognuno di loro versasse un euro per incaricare un esperto esplosivista demolitore scelto da loro davvero con le palle che possa dare le risposte che vogliono.
E metterebbero insieme così tanti soldi da pagarne 3 di studi. Mica uno.

Ma niente da fare....

Dopo aver fatto notare questa cosa a Sertes, non gli è rimasto che dire:
Sertes: Ti lascio volentieri l'ultima parola, continua pure a travisare, vedrai che qualcuno lo convinci. 
L'impressione è sempre la solita:
il panorama complottista italiano sull'11 settembre se ne guarda bene dall'affrontare la questione di petto.
Dal commissionare studi ad esperti che potrebbero dare una ulteriore mazzata al movimenti, al denunciare persone che stando a quanto dicono i complottisti sarebbero responsabili della tragedia dell'11 settembre.
Vedi ad esempio il movimento formato dai parenti delle vittime che non ha portato pressoché mai a nulla.
L'importante è girare intorno all'argomento, giusto per seminare dubbi nelle menti dei più malleabili e meno informati, ma senza mai affrontare la questione con decisione.
Non si sa mai che si perda la faccia...